Droga buona e gratis

Giusto per ricordarmi che forse il metodo funziona: il 17 settembre ho ricominciato a correre dopo oltre un anno di inattività e il 31 ottobre sono finalmente riuscito a concludere il percorso di 7 km che di solito riesco a fare quando sono in forma (oggi 3 novembre l’ho confermato).

Ci sono riuscito perchè:

  1. mi sono dato un traguardo;
  2. ho migliorato la mia dieta;
  3. sono stato supportato dalla mia famiglia;
  4. ho usato un’app di allenamento fatta in un modo corretto per il mio traguardo;
  5. mi sono dopato con la colonna sonora giusta per me1;
  6. mi sono dato dei piccoli premi ogni tanto2 e di tanto in tanto cercavo di ricordare anche i motivi per cui mi ero dato il traguardo;
  7. non mi sono perso d’animo3 e ho trovato quasi sempre bel tempo (che aiuta un sacco anche all’umore).

Non sono mai stato un amante dello sport in generale, ma correre è una buona dimensione per me: riesco a farlo da solo (bastano un paio di scarpe decenti) e abito in una zona molto verde con un bel percorso vicino a casa che nonostante il lavoro riesco a fare quando voglio in 45 minuti4.

I vantaggi di tutto questo affannarsi? Per me una vita più equilibrata e endorfine e seratonina (droghe gratis e “buone”) che dopo i primi 30 minuti di corsa fanno pura magia.

  1. con un bpm da esseri umani;
  2. anche l’app cerca di darli sotto forma di “medaglie”; potrà sembrare sciocco e inutile ma in realtà un po’ danno convinzione;
  3. consapevole del fatto che l’abitudine formata nel regolare quantità e qualità del cibo per me è facilissima da rompere, so che non potrò concludere la dieta una volta raggiunto il mio peso forma; questo presupposto diventa fondamentale nel momento in cui mi rendo conto che il giorno prima ho ceduto a qualche piccola tentazione, cerco di accettare con filosofia il fatto che forse in quel momento avevo bisogno di qualcosa del genere e anzi di compiacermi di quel “dolce” momento che non devo assolutamente trasformare in un momento negativo; subito dopo però cerco di ricompormi, di porre rimedio a quella piccola deviazione di percorso e di rimettermi sui binari (una sorta di kintsugi della vita);
  4. un tempo che non mi disturba, in quanto per me l’obiettivo è mantenere l’abitudine nell’andare a correre almeno 2 volte a settimana e farmi quei 7 km. Non lo faccio per agonismo.